Gay & Bisex
Indifferenti
di Bsx_930
07.01.2021 |
6.395 |
7
"Dava colpi duri con le anche, lo sentiva ansimare ad ogni colpo, lo sentiva gemere ad ogni colpo, lo sentiva suo ad ogni colpo..."
Si tolse le scarpe e le buttò sul pavimento, così come per i calzini, pantaloni e le mutande. Rimase con la maglia, sorrise e tolse anche quella buttandosi a letto, dove lui lo aspettava. Si strinsero e guardarono il soffitto parlarono un po’, poi presero a baciarsi, baci appassionati mentre sotto tutto prendeva vita.Fu la sensazione più bella che potessero provare, come un orgasmo.
Lui prese le gambe del ragazzo, le baciò e le portò sulle sue spalle. Entrò in lui facilmente, era molto bagnato dall’eccitazione.
Si abbassò su di lui, lo guardò in quei sui occhi scuri e lo baciò intensamente mentre con i suoi muscoli ci dava dentro a farlo godere. Mentre lo guardava la sua cappella lavorava lenta dentro di lui massaggiandolo lentamente come se quelle pareti fossero state create per essere completate da lui. La sua cappella bagnata puntava sul punto più significativo, lo sentiva, pensava che quel momento non sarebbe mai finito.
Mentre era disteso con la mano di lui poggiata di fianco e il suo sguardo fisso su di lui si immaginava quello che avrebbero potuto fare da li in poi.
Il cazzo continuava a spingere come un forsennato, mentre loro cominciarono a baciarsi.
Le spinte che gli dava lo facevano sussultare, gemere e questo, al ragazzo, piaceva moltissimo. Così usciva ed entrava in lui facendolo godere.
Il ragazzo si girò su se stesso, così da tirarlo sopra di lui. Sentiva il suo membro entrargli tutto, si sedeva su quel cazzo e lo sentiva fino alle palle. Gemette ancor di più quando il ragazzo, da sotto, inarcò leggermente le gambe, come a formare un piccolo ponte e prese a scoparlo come mai nessuno lo aveva scopato.
Poggiò la testa sopra la sua mentre lui con le mani gli teneva basso il bacino, così ad entrargli bene tutto dentro. Dalla bocca non uscivano parole ma solo sillabe, gemiti, un “cazzo più forte” detto così a caso, ma preferiva baciare quel ragazzo biondo dal sorriso bastardo.
Erano una furia. Il biondo continuava a dare forti botte dentro di lui, e lui le prendeva tutte senza fiatare.
Aveva il cazzo durissimo che sbatteva sull’addome ricoperto di peli del biondo.
Le lingue si strusciavano come se fossero sempre state li a farlo. Il suo piercing scivolava sulla lingua del biondo, colpiva delicatamente i denti, e tornava nella sua bocca per gemere mentre teneva le labbra sulle sue.
Il biondo, si fermò uscì da lui e lo buttò di lato baciandolo.
Si abbassò baciandogli il petto, poi il ventre, ed infine prese in bocca il suo cazzo con molta voga.
Lo spinse fino alla gola, stava soffocando ma non si staccò. Prese una sua mano e la portò sulla sua capigliatura bionda premendo. Gli stava dando il consenso per spingerlo ancora di più. Voleva essere sottomesso da lui.
Occhi castani spinse la mano su quel groviglio biondo, sentì la cappella entrare in gola andando sempre più giù.
Il biondo si staccò da quel meraviglioso cazzo duro e un filo di bava lo separava dalla cappella rossa e vogliosa del altro.
Occhi castani lo prese dietro la nuca e lo spinse verso la sua bocca. La saliva del biondo sapeva di cazzo e sborra, la sua sborra, che ancora non era uscita.
Il biondo si abbassò di nuovo e riprese a succhiargli il cazzo mentre con una mano si segava il suo bagnato.
Si staccò nuovamente, si avvicinò a occhi castani e gli sputò in bocca il suo sapore.
Ripresero a baciarsi con più voga, con più passione, occhi castani girò il biondo mettendolo di schiena. Si sputò sulle dita e le passò sul buco di lui, bagnato, caldo e pronto per essere scopato come Dio comanda.
Si abbassò e con la lingua cominciò a leccare quella fessura magica che poco prima a lui era stata spaccata.
Si alzò, gli baciò il collo mentre con la mano indirizzava la sua cappella fradicia della saliva di lui verso il suo buco.
Entrò e lui urlò strizzando il cuscino che teneva sotto di lui.
Prese il popper e fece un’altra lingua sniffata, per poi passarla a occhi castani.
Lui aspirò, un bel e profondo respiro mentre sentiva che il suo cazzo sprofondava nel buco del biondo. Cominciò a scoparlo come non mai. Sentiva una voglia matta di farlo suo in quel momento e per sempre. Dava colpi duri con le anche, lo sentiva ansimare ad ogni colpo, lo sentiva gemere ad ogni colpo, lo sentiva suo ad ogni colpo.
Lo girò, voleva vederlo in faccia come lui prima lo guardava.
Riprese a scoparlo mentre lui a bocca aperta prendeva i colpi di cazzo godendo come non mai.
Il cuore di occhi castani stava per esplodere da come godeva, ma non voleva venire in quel modo.
Uscì da lui e si sedette di nuovo sul suo cazzo facendolo scivolare dentro come un tassello di un puzzle.
Sborrò dopo due secondi. Venne schizzando ovunque. Il biondo aveva il petto pieno di sborra. Ne prese un po’ con un dito e la portò alla bocca per poi avvicinare occhi castani e scambiarsi un baciò.
Il biondo voleva sborrare alla stessa maniera. Prese e girò occhi castani salendogli sopra. Il cazzo lubrificato anche dalla sborra entrò duro come il marmo nel suo culo e cominciando a cavalcarlo gli aprì la bocca con la mano e sborrò. Schizzi lunghi e abbondanti come quelli del suo scopatore. Gli schizzarono in bocca e ripreso a baciarsi mentre il loro sudore si mischiava alla loro venuta.
Si buttarono in doccia ridendo e continuando a baciarsi, si guardavano negli occhi sorridendo, si prepararono, sistemarono capelli e vestiti e poi uscirono. Arrivati al portone, si diedero un ultimo sguardo per poi dividersi tra la folla come se non fossero mai stati una cosa sola
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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